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Sicurezza ed efficacia della cardioversione elettrica elettiva in pazienti ambulatoriali con fibrillazione atriale persistente, senza l’uso routinario dell’ecocardiogramma transesofageo. STUDIO ECARTÈ (Electric CARdioversion in atrial fibrillation without Transesophageal Echocardiogram).
Studio osservazionale retrospettivo monocentrico volto a valutare sicurezza ed efficacia della cardioversione (CVE) elettiva in pazienti con fibrillazione atriale (FA) persistente trattati secondo protocollo standard prestabilito di terapia anticoagulante orale, senza l’uso routinario di ecocardiogramma transesofageo (eco TEE).
RAZIONALE: la fibrillazione atriale (FA) è l'aritmia cardiaca più frequente sostenuta con una prevalenza nel mondo sviluppato di circa 1,5 - 2% della popolazione generale. La cardioversione farmacologica o elettrica (CVE) può essere utilizzata per ripristinare il ritmo sinusale. Tuttavia, vi è il rischio peri-procedurale di eventi tromboembolici associati con tale procedura, con tassi di ictus tra il 5 e il 7% in pazienti non anticoagulati. Un modo per valutare l’efficacia della terapia anticoagulante è la ricerca diretta di trombi nell’atrio sinistra mediante ecocardiogramma transesofageo (eco TEE). Nonostante siano disponibili pochi studi in letteratura che ne valutino il suo profilo di rischio/beneficio, la paura che anche sotto un’adeguata terapia anticoagulante possano essere presenti formazioni trombotiche in auricola sinistra in pazienti con FA candidati a CVE, porta comunque spesso a favorire l'uso routinario di eco TEE, senza che ne sia dimostrata l’effettiva utilità.
OBIETTIVO: valutare sicurezza ed efficacia della CVE elettiva in pazienti con FA persistente trattati secondo protocollo standard prestabilito di terapia anticoagulante orale, senza l’uso routinario di eco TEE.
POPOLAZIONE: tutti i pazienti consecutivi, sottoposti a CVE elettiva in regime di Day Hospital presso l’ASST Papa Giovanni XXIII da gennaio 2005 a giugno 2016.
DISEGNO: studio osservazionale retrospettivo monocentrico.
NUMEROSITÀ: 788 pazienti
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