
INTERVISTA AL PRESIDENTE DI FROM ALBERTO BOMBASSEI - L'ECO DI BERGAMO, 11 MARZO 2025
Migliorare le cure per i pazienti dell’ospedale Papa Giovanni, ma non soltanto per loro, e rendere ancora più efficiente la ricerca per portare benefici a tutta la collettività. Resta questa la missione della FROM, la Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo che ha recentemente introdotto alcune modifiche nello statuto. Ne parliamo con il suo presidente, l’ing. Alberto Bombassei.
FROM ha nel nome la sua mission: come si declina oggi questo stretto legame con il «Papa Giovanni»?
«La Fondazione, nata dall’intuizione del professor Tiziano Barbui, è stata costituita nel 2008 con il contributo determinante di ASST Papa Giovanni XXIII, allora Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo, con lo scopo di elaborare e promuovere programmi di ricerca. Grazie al forte impulso dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII e al supporto del territorio la Fondazione è cresciuta e si è consolidata. Oggi FROM costituisce un “benchmark” nel panorama nazionale e, per meglio affrontare le sfide future, insieme al suo fondatore di riferimento, ha licenziato un nuovo Statuto che rafforza ulteriormente la sinergia tra le due realtà, anche dal punto di vista della governance: uno dei due vicepresidenti viene nominato dalla Direzione strategica del “Papa Giovanni”. L’ambizione è quella di fare di FROM uno strumento sempre più efficace, flessibile e funzionale allo sviluppo scientifico in un grande ospedale come il “Papa Giovanni XXIII”.
Quali sono le altre novità introdotte dal nuovo Statuto?
«FROM, iscritta dal 2022 al Registro Unico Nazionale degli enti del Terzo Settore, ha adottato il modello della Fondazione di “partecipazione”: ciò implica una particolare attenzione verso il coinvolgimento dei fondatori e dei sostenitori. Nasce quindi l’Assemblea dei partecipanti, a garanzia della massima trasparenza, confronto e condivisione delle decisioni. È l’Assemblea che eleggerà i membri del Consiglio di amministrazione che si terrà il 15 aprile prossimo».
Cosa cambia per la ricerca?
«Il Comitato scientifico si rafforza e diventa un organo strategico, che garantisce qualità, efficacia e rigore della ricerca. L’obiettivo ultimo non cambia e resta quello di migliorare le cure per i pazienti dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, e non solo, con benefici che si estendono a tutta la collettività».
L’Università di Bergamo offre diversi percorsi formativi di eccellenza in settori chiave legati alla salute. Quali sono i rapporti tra FROM e UNIBG?
«Ricerca e formazione sono missioni di entrambi. Già oggi sono diversi i piani di collaborazione, ma con il nuovo Statuto questa sinergia verrà ulteriormente rafforzata. L’innovazione nasce dalla contaminazione positiva tra saperi differenti: UNIBG è in grado di fornire un supporto importante viste le competenze in diversi settori estese anche alle tecnologie applicate alla salute».
La ricerca sviluppata da FROM si basa su un innovativo modello di collaborazione pubblico-privato. Perché è importante rafforzarlo?
«Quella tra pubblico e privato è una collaborazione strategica, che aggiunge valore all’intera filiera della ricerca. È fondamentale creare un ecosistema che sintetizzi organizzazione, qualità dei processi, integrazione e competitività. Da questo punto di vista siamo contenti che importanti imprenditori bergamaschi abbiano sempre creduto in FROM e non abbiano mai fatto mancare il proprio sostegno sin dalla nascita». Quale futuro per FROM? «Due i filoni principali: l’innovazione delle tecnologie applicate ai processi di ricerca e le terapie innovative. L’innovazione tecnologica è parte integrante dello sviluppo della medicina, che oggi più che mai si deve integrare con altre discipline come la fisica e la matematica, tenendo conto delle nuove sfide rappresentate dallo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Per quanto riguarda le terapie innovative il driver è l’Ospedale Papa Giovanni, con i suoi clinici e i suoi ricercatori da sempre impegnati nella ricerca delle migliori opzioni terapeutiche. FROM è stata, è e sarà il facilitatore di questi processi, raccogliendo le istanze dei ricercatori e cercando, con i suoi appropriati supporti, di tradurle in percorsi di sviluppo sostenibile sempre secondo modelli metodologici rigorosi».