Un pomeriggio di confronto tra diverse specialità per raccogliere l’esperienza clinica e tradurla nella possibilità di una cura migliore. Nel concreto, il “racconto” a più voci del complesso trattamento di un paziente arrivato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e colpito, dopo un grave incidente stradale, da una lesione cerebrovascolare grave, trattamento che ha dato la possibilità di costruire insieme migliori strategie di intervento per questo tipo di eventi post-traumatici, rari ma particolarmente impattanti sul percorso di ripresa del paziente. Un’occasione di crescita professionale che si è conclusa con il confronto – in collegamento – con una delle massime autorità del settore a livello mondiale, il professor Walter Biffl, Direttore della General and Trauma Surgery dello Scripps Memorial Hospital di La Jolla, California.
È il cuore del convegno di formazione ‘Lesioni traumatiche cerebrovascolari: dalla strada alla riabilitazione’, organizzato giovedì 23 maggio 2024 presso l’Auditorium ‘L. Parenzan’ dell’Ospedale di Bergamo, promosso da ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo (Dipartimento Emergenza Urgenza e Dipartimento Chirurgico) in collaborazione con FROM – Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo - ETS e introdotto dal Direttore Generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo Francesco Locati, dal Direttore Sanitario Mauro Moreno e dal Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza e Area Critica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII Luca Lorini.
Il caso è stato approfondito – coinvolgendo il personale sanitario presente in aula – in tutte le sue fasi, da quella pre-ospedaliera (la chiamata al 112) al Pronto Soccorso, dal trattamento in Ospedale fino alla riabilitazione, con gli interventi del personale sanitario del servizio di Urgenza ed emergenza, del Pronto Soccorso e delle Aree Intensive e Chirurgiche d'Urgenza, della neuroradiologia, della neurologia, della chirurgia vascolare e della neurochirurgia del Papa Giovanni XXIII.
«Un chiaro esempio dei frutti a cui può portare la collaborazione tra Ospedale e FROM – commenta Francesco Biroli, responsabile dell’Area Neuroscienze di FROM – Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo ETS. Abbiamo preso una delle ricerche più importanti svolte negli ultimi anni e l’abbiamo trasformata in una preziosa occasione di formazione: da un lato i medici dell’Ospedale che hanno gestito questo caso hanno potuto portare la propria esperienza e la motivazione delle proprie scelte, dall’altro la Fondazione ha contribuito all’aspetto organizzativo e metodologico. I risultati saranno davvero utili per il trattamento di casi simili di pazienti traumatizzati, per i quali sono in corso diverse ricerche. Studi in cui FROM si occupa anche del coinvolgimento di professionalità non sanitarie – come quelle ingegneristiche – e della raccolta di informazioni sullo stato di salute del paziente una volta tornato al domicilio».
«L’insorgere di lesioni cerebrovascolari in seguito ad un evento traumatico come un incidente stradale è una complicanza fortunatamente poco frequente – spiega Paolo Gritti, Responsabile SS Anestesia e Rianimazione Neurochirurgica dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo e Responsabile Scientifico dell’evento di formazione – ma che quando si verifica impatta in modo molto forte sulla vita del paziente, incrementando il rischio di gravi disabilità e mortalità. Abbiamo pensato di confrontarci su questo tema proprio dopo aver trattato alcuni casi che hanno coinvolto diversi specialisti in un Ospedale, quello di Bergamo, particolarmente esposto a questo tipo di situazioni visto il suo ruolo di Trauma Center. All’interno di questo evento di formazione ci siamo confrontati con uno dei più importanti esperti al mondo, Walter Biffl, con l’obiettivo di migliorare la qualità della cura di questi pazienti».
«Sono diversi i casi clinici di questo tipo che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi mesi – sottolinea Stefano Magnone, Dirigente Medico SC Chirurgia Generale 1 con una forte specializzazione in Chirurgia del trauma –, e sappiamo che le prime 24-48 ore sono fondamentali per dare ai pazienti, una volta usciti dall’Ospedale, una qualità di vita migliore. Dall’osservazione di questi casi sono nate importanti innovazioni nella terapia».
«La lesione cerebrovascolare è una patologia traumatica – fino a vent’anni fa non perfettamente conosciuta – che comporta l’insorgere di ictus e ischemie ma che, se trattata precocemente, può prevenire la disabilità – aggiunge Davide Corbella, Dirigente Medico SS Anestesia e Rianimazione Neurochirurgica. Abbiamo cercato di capire quali soggetti sono potenzialmente più esposti a questo tipo di patologia, che può verificarsi dopo un evento traumatico come un incidente, e quali sono i trattamenti o le terapie migliori da adottare: in questo si è rivelata fondamentale la raccolta di grandi quantità di dati. Le ricerche hanno prodotto anche alcuni miglioramenti organizzativi nella gestione del paziente. Tutto ciò porta ad una buona probabilità di guarigione dopo un trauma grave».
«Il convegno ha messo a fuoco un tema, quello delle lesioni traumatiche cerebrovascolari, che ha un’impronta decisamente multidisciplinare, partendo dalla valutazione – compresa la fase pre-ospedaliera – e concentrandosi poi sul trattamento e sul follow up del paziente – ha dichiarato Francesco Locati, Direttore Generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo – Voglio ringraziare il responsabile scientifico, la segreteria scientifica, i moderatori e i relatori – con un ringraziamento particolare al Dottor Biffl – per la varietà dei contributi e anche per aver scelto la modalità interattiva degli instant pool che favoriscono l’apprendimento continuo».