Al via l’edizione 2025 di ‘Insieme si può. Insieme funziona’, patrocinata anche da FROM

AL VIA L’EDIZIONE 2025 DI ‘INSIEME SI PUÒ. INSIEME FUNZIONA’, PATROCINATA ANCHE DA FROM

Prevenzione e diagnosi precoce sono le armi più potenti di cui disponiamo per combattere le malattie e proteggere la salute: il 50% delle malattie croniche e il 70% di quelle tumorali potrebbe essere prevenuto, per questo motivo è importante costruire una cultura diffusa della prevenzione che coinvolga tanto il settore sanitario quanto quello sociale.

È proprio questo l’obiettivo del progetto ‘Insieme si può. Insieme funziona’, patrocinato anche da FROM – Fondazione per la ricerca Ospedale di Bergamo ETS, portato avanti dal 2022 da un gruppo di associazioni e giunto quest’anno alla sua quarta edizione. ‘Insieme si può. Insieme funziona’ è un progetto ideato e condotto da sei associazioni di volontariato, impegnate intorno al tema della salute: Associazione Cure Palliative, AOB – Associazione Oncologica Bergamasca, Associazione Amici dal Cuore Viola, Amici di Gabry, Fondazione Artet, LILT Bergamo Onlus. L’iniziativa ha raccolto il patrocinio di ATS Bergamo, ASST Bergamo Est, ASST Bergamo Ovest, ASST Papa Giovanni XXIII, AIDM – Associazione Italiana Donne Medico, Ambito Isola Bergamasca e Bassa Val San Martino, Ambito Territoriale di Seriate, AVIS Provinciale di Bergamo, Casa di Cura Beato Palazzolo, Città di Seriate, Collegio dei Sindaci, Comune di Bergamo, Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo, CSV Bergamo, Fondazione Angelo Custode, FROM - Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo, Humanitas Gavazzeni e Castelli Bergamo, Provincia di Bergamo, Ufficio Pastorale della Salute della Diocesi di Bergamo. Collabora, inoltre, al progetto l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo.

«Diventa sempre più urgente diffondere la cultura della salute e della prevenzione in tutte le fasce di età della popolazione. Le proiezioni demografiche sulla popolazione italiana ci rivelano che nel 2050 più di un terzo della popolazione avrà superato i 65 anni di età e che un terzo di questa sarà affetto da patologie cronico degenerative (6,5 Mln): un carico assistenziale e sanitario difficile da sostenere da parte di qualsiasi sistema di tutela, in un contesto sociale di riduzione della forza lavoro (inverno demografico) e famiglie monopersonali – ha sottolineato Lucia De Ponti, portavoce del progetto e Presidente LILT Bergamo Onlus -. Gli studi epidemiologici ci dicono che le patologie oncologiche sono in aumento, ma che la mortalità è in diminuzione per le diagnosi sempre più precoci e le terapie sempre più efficaci. Abbiamo la possibilità, attraverso la prevenzione primaria di ridurre il rischio di ammalarci e, nel caso che succeda, con la prevenzione secondaria, possiamo intervenire tempestivamente con diagnosi precoce. Dobbiamo fare in modo che la popolazione abbia informazioni scientificamente corrette e facilmente comprensibili fino dall’età scolare. Per questa ragione per il quarto anno abbiamo costruito il progetto “Insieme si può. Insieme funziona 2025»

Come ormai consolidato nelle precedenti edizioni, nel corso dell’anno verranno organizzati diversi appuntamenti, ognuno dedicato ad uno specifico tema e strutturato intorno ad un incontro convegno al quale si aggiungono prestazioni sanitarie gratuite, attività di sensibilizzazione sul territorio e percorsi di formazione. Due le novità di questa edizione: la prima è un maggior protagonismo dei territori, che verranno coinvolti attivamente dalle associazioni di riferimento per ciascun evento chiedendo di impegnarsi su una specifica tematica; la seconda è uno spazio privilegiato che verrà riservato ai giovani, in continuità con quanto già iniziato nell’anno precedente. Oltre a dedicare specifici appuntamenti alla fascia d’età dei più giovani, quest’anno ciascuno degli appuntamenti vedrà protagonisti alcuni studenti che porteranno la loro voce, il loro sguardo e la loro visione sul tema.

«Il progetto ‘Insieme si può. Insieme funziona’ è arrivato al quarto anno, con qualche modifica nella composizione delle associazioni partecipanti, ma sempre con la forte convinzione che fare rete permetta di condividere risorse, esperienze, competenze e produrre esiti che non potrebbero essere realizzati attraverso l'azione disgiunta delle singole associazioni, soprattutto in un campo come quello della prevenzione – sottolinea Eugenia Caggese, responsabile del progetto -. Adottare uno stile di vita sano è la base della prevenzione primaria. Questo include una dieta equilibrata, l'esercizio fisico regolare, l'astensione dal fumo e dal consumo eccessivo di alcol, e la protezione dalla luce solare eccessiva. Coinvolgere presto i ragazzi delle scuole nella prevenzione è un tentativo per cercare di evitare che si instaurino dipendenze e stili di vita inadeguati».

Le iniziative prenderanno il via nel mese di marzo, con un primo incontro/convegno di apertura in programma per il 22 marzo all’Istituto Guido Galli in occasione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica, sul tema “Indovina chi viene a pranzo” con l’intervento del prof. Silvio Garattini dell’Istituto di Ricerche Mario Negri. Si proseguirà poi con un appuntamento al mese, ad esclusione del periodo estivo, fino alla fine dell’anno: ogni mese sarà dedicato ad una specifica patologia o ad un particolare aspetto legato al tema della prevenzione.

A sostenere l’importanza del percorso è stata in primo luogo ATS Bergamo, che ha incoraggiato le associazioni a proseguire in questa direzione con le parole del Direttore Sanitario Nicoletta Castelli: «La Prevenzione è nel DNA di ATS Bergamo, che si occupa di attuare le Campagne regionali di Screening mammografico, del colon-retto e della cervice uterina, affiancati dallo screening per l’Epatite C, cui dal 2024 si è aggiunta quella alla prostata e nel 2025 si introdurrà lo screening ai polmoni. Le attività avviate e quelle in implementazione necessitano di un supporto nell’ingaggio del territorio, per rendere efficace la Prevenzione aumentando l’adesione da parte dei cittadini. I risultati storicamente alti del territorio di ATS Bergamo sono frutto di un lavoro di squadra, sistematico e sinergico, dove l’attività di Rete ha dimostrato la sua efficacia grazie alla collaborazione tra gli operatori del Sistema Sanitario Regionale e il mondo delle Associazioni e Terzo settore. La collaborazione tra ATS Bergamo e gli attori dell’iniziativa ‘Insieme si può. Insieme funziona’, che oggi presenta presso la nostra sede il programma per il 2025, si inserisce in questa cornice: con il coordinamento di LILT Bergamo e CSV Bergamo, il settore non profit partecipa e valorizza la Prevenzione quale elemento fondamentale di protezione del singolo e della Comunità».

Anche per l’edizione 2025 fondamentale è la collaborazione degli enti locali del territorio. Marcella Messina, presidente del Collegio dei Sindaci e Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo, ha poi aggiunto: «‘Insieme si può. Insieme funziona’ torna nel 2025 con un percorso che fa tesoro delle precedenti edizioni, imprimendo un ulteriore slancio ad alcuni elementi che ritengo fondamentali in una proposta che fa del confronto, e della promozione della cultura della prevenzione sul nostro territorio, il suo focus principale. Mi riferisco, in particolare, alla valorizzazione delle relazioni con i diversi soggetti che operano in quest’ambito, requisito fondamentale perché l’azione di prevenzione risulti ricca di visioni e prospettive differenti; al coinvolgimento delle giovani generazioni nelle scuole, la cui partecipazione e testimonianza attiva, voluta particolarmente in questa edizione, rappresentano la leva strategica per una reale crescita e diffusione della cultura del benessere e della salute; alla prossimità degli eventi rispetto ai diversi destinatari sul territorio, perché un’azione è tanto più efficace quanto si fa capillare, diretta, partecipata nei luoghi e tra le persone».

Fondamentale nella realizzazione delle iniziative la collaborazione con le tre ASST bergamasche, che nei rispettivi territori di competenza collaboreranno attivamente con le associazioni per diffondere una cultura della prevenzione.

«La ASST Papa Giovanni XXIII è orgogliosa di rinnovare il proprio impegno a fianco delle associazioni e dei partner che aderiscono alla nuova edizione del progetto ‘Insieme si può. Insieme funziona’ – ha commentato Francesco Locati, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII –. Costruire sul territorio una cultura diffusa della prevenzione, con pazienza e tenacia, è quanto, ormai da alcuni anni, le persone che contribuiscono a questo progetto si impegnano a fare. È un obiettivo ambizioso e necessario, in un contesto demografico di invecchiamento della popolazione e caratterizzato da sfide sanitarie e sociosanitarie crescenti. Con entusiasmo il Papa Giovanni XXIII continuerà a fare la propria parte, non solo nel nostro lavoro quotidiano ma anche partecipando con i nostri professionisti a iniziative di educazione sanitaria e di sensibilizzazione della popolazione. La sinergia tra sistema sanitario e Terzo settore deve diventare motore di un cambiamento culturale che favorisca sempre più la promozione di stili di vita corretti, la diagnosi precoce e l’adesione agli screening oncologici. Ringrazio le associazioni aderenti al progetto, le istituzioni e tutti i partner per il loro impegno: questo progetto è un esempio tangibile di come, unendo le forze, possiamo fare la differenza per il benessere della nostra comunità. Insieme si può e insieme, davvero, funziona».

«Ribadiamo la nostra disponibilità e collaborazione al progetto "Insieme si può, insieme funziona", che ci ha visti tra i protagonisti sin dall'inizio. Un progetto i cui valori sono fortemente condivisi e i cui risultati testimoniano quanto volontà e impegno possano portare lontani – ha spiegato il Direttore Generale di ASST Bergamo Est Marco Passaretta -. La prevenzione e la promozione della salute rappresentano le basi di un sistema sanitario sostenibile ed efficace. Investire nella prevenzione significa ridurre l'incidenza di malattie croniche, migliorare la qualità della vita e diminuire i costi sanitari a lungo termine. In un mondo in cui le sfide sanitarie si evolvono, diventa fondamentale facilitare l'accesso ai programmi di screening e vaccinazione. La sinergia tra le ASST, enti locali, associazioni e territorio gioca un ruolo cruciale in questo processo per facilitare la diffusione delle informazioni e l'accesso ai servizi. Questa collaborazione fa la differenza, garantendo interventi capillari e mirati, soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione. Sensibilizzare significa educare le nuove generazioni alla salute, rendendo ogni cittadino protagonista del proprio benessere. Solo attraverso una forte rete di collaborazione e un impegno collettivo sarà possibile costruire un futuro in cui la salute non sia solo una cura, ma una priorità condivisa».

Il Direttore Generale di ASST Bergamo Ovest Giovanni Palazzo ha aggiunto: «Lo scorso anno abbiamo iniziato a collaborare al progetto ‘Insieme si può. Insieme funziona’, che vede allo stesso tavolo associazioni, enti pubblici, aziende private, fondazioni, scuole, Diocesi, tutte unite per creare un modello organizzativo complementare che ha offerto al territorio della Provincia di Bergamo azioni di prevenzione della salute capillari e sostenibili. I nostri professionisti sono stati coinvolti nella Giornata Mondiale del Tabacco, nella Pigiama Run e nel convegno sul Papillomavirus. A novembre siamo stati noi a proporre alla LILT di affiancarsi a noi tre eventi di grande successo sull’autopalpazione al seno. Quest’anno parteciperemo ancor più attivamente, iniziando con la Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica “Indovina chi viene a pranzo” di marzo, ospitando un infopoint sugli stili di vita sani a tavola, in particolare sull’utilizzo dell’olio extravergine, per aderire nuovamente alla Giornata Mondiale del tabacco, al mese della prevenzione in rosa con la Camminata “in rosa” di Caravaggio ad ottobre. Come ASST, nei prossimi giorni, stileremo un calendario puntuale d’iniziative cui partecipare, oltre a quelle già elencate, durante le quali sarà coinvolto, ove possibile, il terzo settore locale, dalla Croce Rossa, alle Associazioni di volontariato del territorio, per amplificare sempre più l’attività di prevenzione e cura dell’Azienda, valorizzando i contributi che ogni categoria di soggetti può portare sia nella fase organizzativa, di comunicazione e operativa».

Per il terzo anno consecutivo collabora al percorso anche Humanitas Gavazzeni e Castelli Bergamo, struttura sanitaria privata accreditata. Il Direttore sanitario Massimo Castoldi ha evidenziato: «La prevenzione, lo screening e le cure appropriate sono pilastri fondamentali di un ospedale come Humanitas. Per questo, anche quest’anno, rinnoviamo con impegno il nostro sostegno a questa iniziativa che mette al centro la cultura della salute, fornendo strumenti concreti per il benessere di tutti. Promuovere la cultura della salute significa avere la possibilità di incentivare stili di vita sani e comportamenti corretti, prevenendo l'insorgenza di malattie, e costruire oggi un futuro in cui prendersi cura di sé sia una scelta naturale e condivisa. Investire nella prevenzione, in particolare nelle nuove generazioni, non è solo una decisione giusta, ma essenziale per rendere la sanità più efficace e sostenibile, soprattutto in un contesto di risorse sempre più limitate. Dopo due anni di collaborazione e oltre 300 consulti gratuiti offerti alla popolazione dai nostri ospedali grazie a questa iniziativa, proseguiamo con convinzione, insieme, su questa strada».

È intervenuto, infine, il Presidente del Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo ETS (CSV Bergamo), Oscar Bianchi, che ha sottolineato il ruolo strategico giocato dal volontariato nel campo della salute: «Questo lavoro delle associazioni sul tema della salute è un’esperienza davvero di valore, che mostra come il volontariato possa giocare un ruolo cruciale nelle politiche del territorio. Lo è ancora di più perché costruito in rete con gli altri soggetti che si occupano di salute, pubblici e privati. Le associazioni e i volontari, infatti, spesso riescono a rispondere in modo rapido e innovativo ai bisogni del territorio e dei cittadini ma solo mettendosi in relazione con strutture sanitarie, enti pubblici e privati posso rendere le azioni più strutturate, efficaci e rispondenti ai bisogni che ogni soggetto è in grado di leggere. Questa rete ha compreso davvero il valore del fare insieme. Una sinergia interessante che permette di unire le forze, ma anche di richiamare tutti al proprio compito: le associazioni hanno, infatti, il dovere di portare avanti anche un’azione collettiva e politica di advocacy, che richiami costantemente il sistema a migliorare le proprie prestazioni e la capacità di presa in carico dei cittadini. Solo questa può essere la strada per costruire insieme il benessere delle nostre comunità».

IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

22 marzo 2025 ore 11.00 – Istituto G. Galli, Bergamo

In occasione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica incontro/convegno “Indovina chi viene a pranzo”

9 aprile 2025 ore 18.00 – Auditorium Liceo Imiberg, Bergamo

Incontro/convegno “La coagulazione del sangue e i tumori: esiste una relazione?”

23 maggio 2025 ore 18.00 – Auditorium BCC, Treviglio

Incontro/convegno “Il nuovo modo di fumare – Cosa ne pensano i ragazzi, cosa dicono gli esperti”, in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco

19 settembre 2025

Incontro/convegno “Le cure palliative precoci: tra paziente, territorio, MMG e ASST”

26 settembre 2025

Pigiama Run, in occasione del mese dedicato ai tumori pediatrici (Gold Ribbon)

17 ottobre 2025

Incontro/convegno “Cancro al seno, mutazioni genetiche, ereditarietà, familiarità: cosa dobbiamo sapere, cosa possiamo fare”, in occasione della Campagna Nastro Rosa

20 novembre 2025 ore 18.00 – Auditorium Modernissimo, Nembro

Incontro/convegno “Cancro del pancreas, mutazioni generiche, ereditarietà, familiarità: cosa dobbiamo sapere, cosa possiamo fare”, in occasione della Giornata Mondiale del Cancro al Pancreas

5 dicembre 2025

Incontro/convegno “La prevenzione delle patologie oncologiche nel mondo della sessualità e dell’affettività nei giovani”

 

“Mentre un segnale che avverte di acque infestate da squali ferma la maggior parte delle persone dal nuotare in quel luogo, un avvertimento sulle proprietà letali dei divani, al contrario, ha poco impatto. Anche se questo potrebbe aumentare la consapevolezza dei danni dell'inattività fisica – e del comportamento associato al divano di abbuffarsi di cibo spazzatura – l’impatto sul comportamento reale è, nella migliore delle ipotesi, modesto” (T. Marteau, BMJ, 2018).